Stampa serigrafica

La serigrafia, rispetto ad altre tecnologie di stampa, permette di controllare e scegliere lo spessore dell’inchiostro depositato. È questa caratteristica a renderla la tecnica di stampa più utilizzata nel settore della decorazione industriale, sia nel tessile che nella produzione di insegne stradali, targhe, marchi di autoveicoli, vetrate, specchi, mobili e tanto altro.

Esistono testimonianze affermanti che queta tecnica veniva utilizzata dai Fenici, ed esiste chi afferma che essi siano stati i veri inventori di questa tecnica. Durante i secoli, questa tecnica, si espanse in tutto il mondo, ma famosa è la serigrafia di Andy Warhol che ritrae il volto di Marilyn Monroe, che risale al 1953.

La serigrafia nel tessile è la tecnica attualmente più usata, soprattutto sui capi di abbigliamento. La serigrafia tessile, utilizzando pigmenti adeguatamente selezionati e utilizzando inchiostri in base acquosa, è in grado di assicurare sui tessuti stampe estremamente brillanti e solide ai lavaggi.

Il processo si può dividere in prestampa e stampa: la fase della prestampa viene spesso sottovalutata, ma è fondamentale per un risultato ottimale. Una volta ricevuto il bozzetto e un campione consistente del materiale, si procede con la realizzazione delle pellicole o lucidi per serigrafia. In serigrafia ogni colore corrisponde a un lucido, quindi per realizzare la stampa finale si stamperanno in sequenza vari colori, asciugandoli dopo la stampa sulla superficie in oggetto.

Una volta deciso il numero dei colori, eventuali effetti richiesti, e dopo aver stampato le pellicole, si procede alla preparazione dei telai per serigrafia. Tramite apposite strutture vengono tensionati i tessuti su cornici in metallo e, in un secondo momento, incollati in modo solido sulle stesse. Dopo di che si pone la pellicola per serigrafia a stretto contatto con la fotoemulsione sul lato destinato ad andare in contatto con la superficie da stampare e si espone alla luce ultravioletta. La parte dove il lucido è trasparente, lasciando passare la luce, consente l’indurimento della fotoemulsione sottostante, mentre la parte dove il lucido presente un nero ad elevata densità, non consentendo il passaggio della luce, impedisce l’indurimento della fotoemulsione sottostante, che rimane idrosolubile.
Una volta eseguito il passaggio sotto la luce UV, un getto d’acqua scioglie la fotoemulsione non indurita, rivelando in modo chiaro e molto definito le aree aperte del tessuto serigrafico.

Il processo di stampa avviene in 4 fasi:

1. Abbassamento del quadro a 1–2 mm dalla superficie dell'oggetto
2. Passaggio della barra con profilo di elastomero detto spremitore che passando con una moderata pressione sul quadro serigrafico trasferisce l'inchiostro dalla parte superiore alla superficie sottostante attraverso il tessuto libero dalla fotoemulsione.
3. Alzamento del quadro alla posizione originale di partenza
4. Inchiostrazione tramite leggera pressione del quadro con il passaggio o dello stesso spremitore (stampa manuale) o di una apposita lama in alluminio o acciaio detta raschietto o coating-blade. Questa fase è importante in quanto l'inchiostratura mantiene costante il passaggio dell'inchiostro, stampa dopo stampa, e ne impedisce l'essiccazione nel tessuto serigrafico.